Pappardelle al Cinghiale

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Pappardelle al Cinghiale

Cucina:
  • 3 ore 40 min
  • Porzioni 6
  • Facile

Ingredienti

Indicazioni

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Le pappardelle al cinghiale sono un capolavoro della cucina casalinga del Centro Italia e di questa ne possiede tutte le virtù, essendo un piatto saporito e gustoso pur nella sua semplicità.

L’unione della pasta all’uovo con la carne di cinghiale è uno degli abbinamenti meglio riusciti della tradizione culinaria italiana, perché la delicatezza della sfoglia all’uovo esalta il gusto intenso di questa carne così particolare.

Infatti, la carne del cinghiale è piuttosto magra ma molto saporita. Il suo gusto viene valorizzato da una ricca marinatura con vino rosso, spezie ed erbe aromatiche, che ne riduce l’odore selvatico e rende la carne più tenera al palato.

La durata della marinatura potrà variare a seconda del tipo di carne che si ha a disposizione da 12 a 24 ore. A volte, in esemplari maschi e non troppo giovani, la carne può essere dura e con un forte odore di selvatico. In generale, più l’esemplare è adulto, più la marinatura dovrà essere prolungata. Anche la quantità e varietà di spezie ed erbe aromatiche dovrebbe variare a seconda del tipo di carne, in modo che le spezie non sovrastino il sapore delle carni, ma ne esaltino il gusto naturale.

La carne, poi, andrebbe tagliata a dadini molto piccoli: questa operazione è un po’ lunga, ma andrà a favore del risultato finale.

Altra cosa importantissima è la cottura che deve essere lenta e durare circa tre ore per ottenere una carne morbidissima che ha assorbito tutti gli aromi.

Le pappardelle al cinghiale sono un piatto che pur nella sua semplicità, va  realizzato con molta cura e, per questo motivo, può essere un eccellente primo piatto per le feste, è ideale per i pranzi domenicali in famiglia o per stupire gli ospiti. Se, invece, state cercando una ricetta per cucinare il cinghiale come secondo piatto, provate il cinghiale alla cacciatora.

Passaggi

1
Fatto

Per realizzare le pappardelle al cinghiale, la sera prima tagliate a dadini piccolissimi la polpa di cinghiale. In una ciotola disponete la carne, assieme a rosmarino, alloro, salvia. Aggiungete le spezie: pepe nero in grani, chiodi di garofano e cannella. Potete inserirle in un infusore da tè per recuperarle più facilmente. Versate il vino rosso e fate in modo che il tutto sia coperto in maniera omogenea. Lasciate marinare in frigo almeno 12 ore.

2
Fatto

Preparate un trito tagliato molto sottilmente di aglio, cipolla, sedano, carota, salvia e timo. Versate l'olio di oliva in una pentola capiente e rosolate per qualche minuto il trito.

3
Fatto

Togliete la carne dal liquido di marinatura e mettete quest'ultimo da parte. Unite al soffritto la carne di cinghiale e scottatela a fuoco vivo. Filtrate il liquido di marinatura e unitelo al cinghiale un poco alla volta, facendo sobbollire la carne delicatamente nella pentola appena scoperchiata. Aggiungete anche le spezie dell'infusore, due foglie di alloro e la noce moscata. Dopo un'ora e mezza unite la passata di pomodoro, regolate di sale, e cuocete a fuoco morbido ancora per un'ora e mezza, mescolando di tanto in tanto e controllando il sugo: se tende ad asciugarsi, mettete un po' d’acqua.

4
Fatto

Togliete l'infusore con le spezie e le foglie di alloro dal sugo. Lessate le pappardelle in abbondante acqua salata, scolatela e conditela con il ragù di cinghiale. Servite subito.

Vania

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